Le 11 Proposte per Cambiare l’Italia

1. LAVORO, ISTRUZIONE E RICERCA:
Superare il Jobs Act il cui tentativo di regolare il mercato del lavoro è fallito, producendo più precarietà. No tax area per il Sud.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Mercato del lavoro e lotta alla disoccupazione

  • Superamento del Jobs Act con i CTI contratti a tempo indeterminato e i CTD contratti a tempo determinato. Il CTI è correlato alla produttività del dipendente, può essere modificato in termini di remunerazione, luogo e ore lavorative, tutti aspetti da concordare con il lavoratore; in caso di rifiuto il datore può rescindere il contratto. Per il CTI è abolito il periodo di prova. Il CTD non è considerato una soluzione definitiva: può essere utilizzato per una sostituzione temporanea di un dipendente, per lavori stagionali e in attesa dell’assunzione di un lavoratore a CTI. In media i CTD non devono superano i 18 mesi.
  • Contrasto al lavoro sommerso con nuove misure di carattere fiscale, con il miglioramento dei meccanismi di sorveglianza e dei sistemi di sanzioni, quali ad esempio: l’introduzione della radiazione perpetua del rappresentante legale ad esercitare attività economiche.
  • Azioni di riordino degli ammortizzatori sociali.
  • Riduzione della fiscalità del lavoro e defiscalizzazione delle ore di straordinario.
  • Equiparazione delle norme tra lavoro privato ed il pubblico impiego.
  • Qualificare ed aumentare la partecipazione al lavoro delle donne, ampiamente discriminate.
  • Introduzione della certificazione etica quale valore aggiunto alle imprese.
  • Divisione del ministero del lavoro da quello delle politiche sociali.

Arretratezza del Mezzogiorno

  • NO TAX AREA per le regioni meridionali, tesa a favorire l’occupazione, lo sviluppo della piccola e media impresa locale e gli investimenti da parte delle aziende esterne.
  • No agli aiuti di Stato.
  • SI all’azzeramento per dieci anni delle imposte sul reddito delle imprese e di un’imposta ad aliquota dimezzata rispetto a quella nazionale, per i successivi cinque: una sorta di “modello Irlanda”.

Infrastrutture e trasporti

  • Superamento dell’arretratezza tecnologica del nostro Paese con investimenti pubblici in sedici comparti produttivi.
  • Potenziamento degli hub internazionali e dei porti commerciali.
  • Accesso alla rete internet gratuito per ogni cittadino.

Turismo

  • Valorizzazione dei beni culturali, favorendo lo sviluppo locale e avviando nuove imprese attraverso l’integrazione fra pubblico e privato.
  • Realizzazione di un sistema integrato che includa in un unico circuito convenzionato musei, siti culturali, trasporti, negozi e servizi di ricettività.
  • Integrazione tra l’accessibilità a siti culturali ed ambientali pubblici e servizi di ricettività privati.
  • Creazione di centri culturali italiani in ogni città estera di almeno 250 mila abitanti.
  • Abolizione della tassa di soggiorno.

Istruzione

  • Aumento degli investimenti. dal 4,6% al 7% del Pil, per eliminare l’arretratezza con gli altri Stati europei membri dell’Ocse.
  • Miglioramento dell’orientamento scolastico, educando gli studenti nel fare le scelte formative consapevoli del proprio percorso di vita.
  • Modifica dell’attuale obbligatorietà scolastica elevandola al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore, ciò al fine di contrastare la dispersione scolastica.
  • Adozione del tempo pieno per tutti i gradi di istruzione primaria e secondaria, con orari quotidiani pari alle otto ore e svolgimento in classe di tutte le attività didattiche, eliminando in tal modo i compiti scolastici da svolgere a casa.
  • Obbligatorietà dello studio di tre lingue straniere per tutti i gradi di istruzione primaria e secondaria.
  • Incentivi economici ai docenti correlandoli ai risultati ottenuti.
  • Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole con l’accesso gratuito per gli studenti.
  • Graduale abolizione dei libri di scuola stampati e quindi la loro gratuità, con l’accessibilità via internet in formato digitale.
  • Miglioramento dell’offerta formativa per l’alternanza scuola-lavoro.

Università e Ricerca

  • Aumento degli investimenti passando dall’attuale 1,2% del Pil al 3%, quale obiettivo europeo da raggiungere.
  • Diffusione della meritocrazia ed eliminazione del numero chiuso.
  • Potenziamento degli attuali centri di ricerca, consentendo il rientro di occupazione qualificata e costituzione di nuovi centri di ricerca presso tutte le università.
  • Rafforzamento della collaborazione tra università ed imprese puntando sulla creazione di alcune grandi Scuole di alta formazione professionale e manageriale, per migliorare l’internazionalizzazione dei percorsi formativi ed attrarre talenti mondiali.
  • Defiscalizzazione totale per gli investimenti in ricerca e sviluppo alle piccole e medie imprese, che comportano assunzioni di ricercatori italiani “rimpatriandoli” dall’estero.

2. FISCO E TASSE:
Un fisco più semplice e meno tasse con 3 aliquote Irpef: 15% - 23% - 30%.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Fisco

  • Riequilibrio del prelievo sgravando, in particolare, lavoro e impresa. Questo obiettivo viene raggiunto concentrando le riduzioni d’imposta sulla tendenziale abolizione dell’Irap e sulla significativa riduzione dell’Irpef.
  • Semplificazione del sistema con un numero limitato di adempimenti e il riordino delle deduzioni e detrazioni che consente di introdurre il sistema fiscale sul modello “statunitense”.
  • Istituzione Codice Tributario: le disposizioni tributarie disseminate nell’ordinamento sono raccolte e coordinate per materia, eliminando quelle superflue ed inutili, in modo da pervenire ad una serie di Testi Unici non solo per le norme sostanziali relative ai singoli tributi ma anche per le norme procedimentali e processuali applicabili agli stessi.
  • Sospensione feriale dal 1° al 31 agosto dei termini amministrativi a carico del contribuente.
  • Mai più condoni fiscali sotto qualsiasi forma e denominazione.

Tasse

  • IVA: No a qualsiasi aumento di tale imposta. Per quella vantata nei confronti di debitori in crisi è necessario consentire la detrazione della medesima, dalla data di apertura della procedura concorsuale o “paraconcorsuale”.
  • Irpef: revisione degli scaglioni e delle aliquote Irpef che passano da 5 a 3. Le tre aliquote Irpef sono 15%, 23% e 30%.
  • Irap: l’obiettivo è quello di eliminare completamente questa tassa. L’eliminazione deve procedere di pari passo alla riduzione della spesa pubblica.

3. ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA:
Una vera spending review e una seria politica di privatizzazioni, dismissioni e liberalizzazioni dei mercati sono i presupposti per la riduzione del debito pubblico.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Politica economica

  • Diminuzione della posizione conflittuale dello Stato proprietario e al contempo custode dell’interesse pubblico.
  • Riduzione della pressione fiscale, riducendo i “compiti” dello Stato. Ciò è possibile solo a condizione di una riduzione delle spese che ridimensioni i confini dell’intervento pubblico.
  • Inserimento nella Costituzione del principio della concorrenza come metodo di funzionamento del sistema economico, contro privilegi e monopoli d’ogni sorta.
  • Privatizzazione delle imprese pubbliche con modalità e obiettivi pro-concorrenziali nei rispettivi settori.
  • Liberalizzazione totale dei mercati caratterizzati da infrastrutture fisiche che devono essere utilizzate da tutti i concorrenti.
  • Applicazione rigorosa delle norme antitrust e delle norme relative al conflitto di interesse.

Riordino della  spesa pubblica

  • Riduzione delle spese per beni e servizi inclusa la sanità.
  • Ulteriore riduzione dei tempi di pagamento della PA.
  • Riduzione per migliore gestione degli immobili non compresi nel programma di dismissione.
  • Riduzione per consulenze ed auto blu: drastica riduzione per consulenze per ogni comparto dello Stato, consulenze gratuite per dipendenti pubblici. Drastica riduzione delle auto blu (vetture con autista senza scorta, incluse le cosiddette “grigie”) che passano dalle oltre 52.000 ad un pool di 90 autovetture per tutto il governo (modello governo inglese);
  • Riassetto sedi periferiche delle amministrazioni centrali.
  • Abolizione delle comunità montane.
  • Monitoraggio e soppressione degli enti pubblici dichiarati inutili.
  • Abusi pensioni di invalidità: maggiori ed accurati controlli devono ridurre il forte aumento del numero di invalidi civili non giustificabile dagli andamenti demografici.
  • Riduzione del 70% delle circa 7726 Società Partecipate Locali.

4. CONTRASTO ALL'EVASIONE FISCALE E ALLA CORRUZIONE:
Rappresentanza periodica dei patrimoni e maggior utilizzo della moneta elettronica le nostre armi contro questo cancro che danneggia tutti.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Evasione fiscale

  • Rappresentazione periodica dei patrimoni: è chiesta a ciascun contribuente la consistenza e la composizione del patrimonio senza tassarlo, al fine di procedere ad un’inventariazione sistematica e diretta degli stessi, specie al di sopra di una soglia significativa. La consistenza patrimoniale è un’informazione essenziale per contrastare l’evasione e l’elusione, dato che la variazione dei patrimoni corrisponde al reddito meno la spesa per consumi.
  • Assistenza gratuita nelle dichiarazioni dei redditi ai contribuenti a cura dell’Agenzia delle Entrate: snelliamo la compilazione dei modelli di versamento, facilitiamo le procedure informatiche per il pagamento in rete delle tasse e chiediamo ai professionisti del settore di farsi promotori e parte attiva del cambiamento.
  • Maggior impulso all’utilizzo della moneta elettronica con riduzione del contante, rendendo più difficile l’evasione fiscale attraverso la tracciabilità dei pagamenti, e la corruzione che avviene in gran parte usando il contante.
  • Per chi evade il Fisco è previsto il carcere con pene maggiorate, multe salatissime, il blocco dei conti correnti e il pignoramento di tutti i beni.

Corruzione

  • Riduzione delle stazioni appaltanti.
  • Eliminazione del massimo ribasso tra le offerte delle gare di appalto.
  • Selezione meritocratica per gli incarichi pubblici apicali, rendere completi, veritieri e comprensibili i bilanci di tutte le entità pubbliche.
  • Riduzione delle partecipate pubbliche.
  • Interruzione della sospensione dopo la condanna di primo grado.

5. PENSIONI, SANITA' E WELFARE:
Abolizione della Legge Fornero - età pensionabile con 40 anni di contributi e 60 anni di età anagrafica.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Pensioni

  • Abolizione delle Legge Fornero.
  • Età pensionabile 40 anni di contributi e 60 anni di età anagrafica, per tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore pubblico e privato. Si va in pensione con quanto versato all’Inps.
  • Unificazione dei trattamenti previdenziali in un unico assegno mensile che riunisca tutti i trattamenti percepiti..
  • Stop ai vitalizi dei parlamentari: rendere pubblici i criteri con cui vengono calcolati i vitalizi che sono a tutti gli effetti delle baby pensioni.

Sanità e salute

  • Un unico Servizio Sanitario Nazionale e non 20 sanità diverse, superando il coordinamento delle politiche sanitarie in seno alla Conferenza Stato-Regioni.
  • I costi devono essere allineati a quelli delle migliori Regioni. Le funzioni strategiche e di indirizzo che stabiliscono le regole per gli standard da adottare,devono tornare al livello centrale (Stato).
  • Riduzione dei livelli decisionali in linea gerarchica per decisioni strategiche più snelle e lungimiranti.
  • Garantire ai cittadini una reale uguaglianza del “diritto alla salute” su tutto il territorio nazionale.
  • Gli ospedali devono essere sempre più integrati in rete, con bacini di utenza che garantiscano casistiche adeguate alle prestazioni offerte. Nella rete vanno valorizzate le specificità di tutti gli ospedali, dai più piccoli ai più grandi, con forme di innovazione organizzativa e tecnologica che permettono di riorganizzare le attività e le cure in maniera più efficiente e sostenibile.
  • Riqualificazione dei posti di pronto soccorso per territori ad alta densità abitativa, lasciati unici presidi dopo la chiusura di quelli più piccoli.
  • Selezionare i primari sulla base di concorsi nazionali.
  • Investimenti per prevenzione e ricerca riguardo le patologie oncologiche.
  • Investimenti sui presidi dei servizi pubblici Ser.D per le dipendenze patologiche per bacini ad alta utenza e per estensione territoriale, sulle Comunità Terapeutiche Residenziali e Semiresidenziali.
  • Depoliticizzare completamente la sanità. Oggi la sanità pubblica è sostanzialmente in mano ai partiti che governano le singole Regioni. Escludiamo l’ingerenza della politica e dei partiti dalle nomine dei manager della sanità.

Welfare

  • Reddito minimo garantito per over 55: occorre garantire con forme di assistenza quei lavoratori che hanno perso il proprio impiego in età avanzata. La misura va finanziata con la fiscalità generale;
  • Sussidio di disoccupazione a tutti i lavoratori per un determinato periodo temporale, strumenti di formazione tali da incentivare la ricerca di un nuovo posto di lavoro, con obbligo di accettazione del lavoro alla seconda offerta. Il sussidio è revocato al lavoratore all’atto del rifiuto della seconda offerta concreta di nuova occupazione.
  • Maggior impulso al welfare aziendale.
  • Sensibilizzazione di ogni componente socio-economica affinché contribuisca alla valorizzazione delle potenzialità dei soggetti svantaggiati e non autosufficienti, assistendoli anche in assenza dei genitori.
  • Avvicinare i servizi sanitari ai pazienti, in modo da diminuire il numero di pazienti ospedalizzati. Puntare quindi sull’assistenza domiciliare resa possibile dall’uso delle nuove tecnologie e dalla completa attuazione della normativa sui servizi assistenziali territoriali aggregati e integrati, valorizzando al massimo il ruolo dei Medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta.
  • Assistenza domiciliare anche attraverso il Terzo Settore in modo da rendere la vita più semplice a migliaia di famiglie e alleggerire enormemente le strutture ospedaliere. Va ripensata la governance sanitaria e in questa direzione va potenziata l’integrazione sanitaria e sociale, valorizzando la rete dell’associazionismo e del privato sociale.
  • Potenziamento del Servizio Civile come nuova possibilità di impegno civico.

6. RIFORMARE LO STATO E LA POLITICA:
Superamento delle distinzioni fra regioni ad autonomia ordinaria e regioni ad autonomia speciale.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Stato

  • Superamento delle distinzioni fra regioni ad autonomia ordinaria e regioni ad autonomia speciale.
  • Abolizione delle province, con modifica della Legge 7 aprile 2014 n. 56.

Pubblica Amministrazione

  • Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico.
  • Istituzione di una nuova Scuola Nazionale di Amministrazione per formare i dirigenti generali cioè il vertice delle varie amministrazioni a saper gestire risorse, processi e persone. Ciò consente il riconoscimento della dirigenza pubblica come elemento di valore per il Paese.
  • Sostituzione di parte della dirigenza attuale: Per sbloccare il sistema pubblico occorre innestare nuove professionalità dirigenziali. Ci sono posizioni dirigenziali ad alta necessità di imparzialità e queste funzioni richiedono nomine sottratte alle scelte della politica e ai meccanismi di accesso tradizionali.
  • Rendere la P.A. meritocratica: tutte le carriere devono essere fondate sulla valutazione dei risultati conseguiti, sull’aggiornamento professionale, sull’impegno dimostrato e non sulla sola anzianità.
  • La P.A. deve essere fonte di certezza del diritto e di legittime aspettative da parte dei cittadini e delle imprese che vi si rivolgono. Le omissioni ed i ritardi sono in antitesi con questa missione. Diamo il diritto ai cittadini e alle imprese di interpellare la P.A. prima dell’avvio di procedimenti, avendo risposte certe e precise, vincolanti per il funzionario che le rende;
  • Sbloccare i vincoli di un Paese ingessato. L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rigidità amministrativa. Occorre semplificare invitando le amministrazioni pubbliche a segnalare tutte le attività obbligatorie da eliminare che non aggiungono valore alla catena dei processi decisionali e operativi.

Riduzione dei costi della politica

  • Abolizione dei rimborsi elettorali, abrogando la legge 96/2012.
  • Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica.
  • Eliminazione di ogni privilegio per i parlamentari.
  • Retribuzione dei parlamentari allineata alla media degli stipendi nazionali.
  • Lotta contro i vitalizi e divieto di cumulo di pensioni e retribuzioni da carica pubblica.

7. GIUSTIZIA E LEGALITA':
La giustizia è un servizio fondamentale che lo Stato deve assicurare ai cittadini e alle imprese. Assicurare la ragionevole durata dei processi.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Giustizia civile

  • Valorizzazione dell’arbitrato, facendo funzionare meglio la mediazione. E’ necessario scoraggiare in ogni modo il ricorso al secondo e al terzo grado di giustizia, sanzionando ancora più duramente le liti infondate, per esempio facendo effettivamente pagare alle Parti temerarie adeguate spese processuali, che comprendano i costi vivi del processo e non solo le spese legali.
  • Aumentare il numero dei togati che è il più basso tra gli Stati Membri: 11 ogni 100.000 abitanti. Il numero di magistrati onorari non professionali è bassissimo se confrontato con i paesi europei, che invece basano proprio su queste risorse lo smaltimento del carico di lavoro dei primi gradi di giudizio.
  • Istituzione di sezioni e giudici specializzati per introdurre maggiore competenza che si traduce in rapidità e equità delle sentenze. In particolare, prevediamo sezioni specializzate in diritto commerciale, del lavoro, fallimentare, di famiglia, delle locazioni. Ove opportuno, le sezioni saranno concentrate presso uno o più tribunali all’interno di una regione, con un limitato aggravio per le parti, a fronte di molteplici vantaggi;
  • Semplificazione dei procedimenti riducendoli a sole due tipologie – ordinario e speciale abbreviato. Quest’ultimo da applicare anche per gli insoluti commerciali.
  • Completare l’informatizzazione dei processi.

Giustizia penale

  • Ulteriori incentivi alla scelta dei riti alternativi, a fronte del rischio che in caso di condanna nel dibattimento si incorra in una pena certa e assai più severa.
  • Assicurazione della ragionevole durata del processo, fissando un numero massimo di anni per i tre gradi di giudizio. Tale durata sarà fissata attraverso la concertazione con le parti interessate.
  • Certezza ed effettività della pena da scontare in un sistema carcerario umanizzato, riformando in profondità la disciplina della prescrizione e della concessione dei benefici ai detenuti.
  • Limitazione della carcerazione preventiva affinché non sia, come oggi è, anticipazione di pena nei confronti di presunti innocenti.
  • Impiego dei detenuti nelle attività lavorative per il recupero dei patrimoni demaniali.
  • Riformare la carriera dei magistrati, con netta distinzione dei percorsi e avanzamento basato sulla performance. No agli avanzamenti di carriera dovuti alla sola anzianità.
  • Aumento delle risorse umane adeguando i vari organici.
  • Difendere l’indipendenza di tutta la magistratura, sia inquirente che giudicante ed assicurare la terzietà dei procedimenti disciplinari a carico dei magistrati.

8. SICUREZZA E IMMIGRAZIONE STRANIERA:
La sicurezza dei cittadini e la tutela del nostro Paese sono indispensabili e vanno garantite a qualsiasi costo. Immigrazione: chi ha diritto resta, chi invece non gode dei requisiti viene rimpatriato.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Sicurezza

  • Forze Armate: rafforzamento e miglioramento delle capacità di sicurezza e difesa. Maggiori investimenti nel sistema di difesa all’avanguardia, ossia quella del cyber-warfare e della cyber-security.
  • Intelligence: il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica va potenziato e migliorato, dotando il medesimo con risorse umane e finanziarie. Assicurare la sostituzione del personale che va in quiescenza. E’ necessario aumentare la comunicazione ed il coordinamento tra le forze di polizia e le Agenzie di Intelligence.
  • Forze di Polizia: aumento rilevante delle dotazioni attuali alle forze di polizia che si occupano di ordine pubblico. Introduzione di maggior strumenti, regole, tutela legale e rispetto istituzionale per gli operatori dell’ordine pubblico. Riassetto delle forze di polizia locale, con l’assorbimento delle attuali forze di polizia provinciale.
  • Lotta alle mafie: combattere le organizzazioni criminali colpendo i patrimoni dei clan, e contemporaneamente educare alla legalità le giovani generazioni. I proventi derivanti dai beni confiscati alle organizzazioni mafiose sono utilizzati per migliorare le condizioni economiche degli uomini delle forze di polizia.
  • Racket e usura: nuova politica solidaristica per combattere questa drammatica piaga sociale, che ferisce la dignità inviolabile della persona umana, con sostegno concreto a tutti coloro che si ribellano a tale fenomeni.
  • Prostituzione: punibilità penale della persona che esercita la prostituzione per strada in qualsiasi modo, implementando le leggi vigenti che considerano illecito solo agevolare o favorire la prostituzione o indurre alla prostituzione altre persone.
  • Senzatetto: le persone senzatetto, senza casa o senza fissa dimora non possono sostare in alcun luogo pubblico. A tale scopo, è necessario dare maggior forza alle associazioni del Terzo Settore e al sistema del volontariato per assicurare dignità ed assistenza a tali persone. Inoltre, è vietata e punita qualsiasi forma di accattonaggio, in misura più grave se tendente a sfruttare bambini ed animali.

Immigrazione straniera

  • Revisione dell’accordo di Dublino.
  • Riduzione dei tempi per la valutazione e l’accertamento dei requisiti per il riconoscimento o meno del diritto di asilo. Obbligatorietà del foto-segnalamento e rilevamento delle impronte digitali. Il diniego a tali pratiche consente l’automatico rimpatrio.
  • Rimpatrio immediato per i non aventi diritto di asilo.
  • Azioni diplomatiche per fermare la rotta del Mediterraneo centrale.
  • Distribuzione concertata con l’UE del numero di migranti aventi diritto per ogni singolo Paese.
  • Permanenza in Italia solo per gli immigrati in possesso di regolare permesso di soggiorno e contratto di lavoro. Gli immigrati non in regola con il permesso di soggiorno, o che non sono in possesso di un
  • Contratto di lavoro da più di tre mesi, devono obbligatoriamente lasciare il nostro Paese, pena la punibilità penale.
  • Impiego ai lavori socialmente utili degli immigrati aventi diritto di asilo.

9. FAMIGLIA, DIRITTI CIVILI E CITTADINANZA:
Occorre incoraggiare la formazione di nuove famiglie perché possano adempiere ai loro peculiari compiti sociali. Anche l’istituto della cittadinanza va ripensato alle nuove dinamiche sociali.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Famiglia

  • No all’applicazione nella società della teoria del Gender.
  • No alla pratica della maternità surrogata o dell’utero in affitto.
  • Introduzione del “Fattore famiglia” che consiste nel suddividere le entrate totali della famiglia per il numero dei componenti della medesima (per la precisione: per la somma dei coefficienti attribuiti ad ogni componente; tale somma costituisce, appunto, il “Fattore famiglia”), in modo da tassare non tanto il reddito unitario percepito, quanto il reddito disponibile per ogni familiare. Il vantaggio è che ad ogni porzione di reddito si applica l’aliquota relativa, evidentemente più bassa di quella che si applica al reddito complessivo.
  • Premio alla nascita o all’adozione: è subordinato a condizioni di reddito ed è erogato per ogni nascita o adozione di bambini o ragazzi di età inferiore ai 18 anni.
  • Assegno forfettario: tale prestazione è erogata alle famiglie con tre o più figli a carico, che perdano il beneficio di una parte degli assegni familiari perché uno o più figli compie la maggiore età.
  • Introduzione della “No Tax Area Familiare” per i nuclei familiari in cui sono presenti disabilità dei componenti.
  • Aumento dei servizi per la prima infanzia a tutela delle madri lavoratrici.
  • Mutui agevolati per acquisto prima casa.

Diritti civili e cittadinanza

  • Si al principio costituzionale dello ius soli temperato. Ossia, chi nasce in Italia deve essere considerato italiano, a certe condizioni per evitare abusi del diritto. Tale principio va applicato automaticamente e d’ufficio ai figli di persone che abbiano maturato i requisiti di permanenza regolare in Italia per potere richiedere la cittadinanza.
  • Si all’ottenimento della cittadinanza italiana agli stranieri che hanno vissuto legalmente per un minimo di 5 anni interi nel nostro Paese, che non abbiano delitto, abbiano un’adeguata conoscenza della lingua italiana, che sottoscrivano l’intenzione di continuare a vivere nel nostro Paese, che conoscano i principi ed i contenuti della Costituzione italiana.
  • Si al diritto di voto agli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni.

10. AGRICOLTURA, ENERGIA E AMBIENTE:
Un ministero per l’ambiente rinnovato che si occupa della sicurezza socio-ambientale, a cui fanno capo il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e la Protezione Civile nazionale opportunamente potenziati.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

Agricoltura

  • Nuova strategia per migliorare la gestione delle risorse comunitarie, ciò al fine di convogliare le risorse nella giusta direzione dello sviluppo sociale ed imprenditoriale.
  • Accorpamento fondiario e riqualificazione delle strutture amministrative regionali e nazionali che sovente disperdono ingenti risorse anche comunitarie.
  • Programma di formazione degli agricoltori per l’aggregazione delle imprese agricole, in modo da stimolare le filiere e ridurre le intermediazioni.
  • Profonda riforma della tassazione patrimoniale sui terreni e fabbricati rurali che includa in un’unica voce anche i contributi generali di bonifica, e che consideri la vocazione strumentale dei fabbricati rurali.
  • I consorzi di bonifica vanno sottoposti a una severa valutazione delle performances, che preveda la possibilità di soppressione di quegli enti che non rispettino elementari rapporti tra costi per i contribuenti e benefici per la collettività.
  • Nuovi criteri per l’erogazione degli aiuti attraverso i Piani di Sviluppo Rurale redatti dalle regioni. Essi devono essere fondati su una rigorosa analisi scientifica che riconosca il contributo positivo dell’innovazione tecnologica e dell’intensificazione agricola per la biodiversità e la salvaguardia ambientale.
  • Pieno diritto all’utilizzo delle tecnologie e della ricerca per il miglioramento delle rese unitarie. Allo stesso tempo, ricerca in campo aperto sulle biotecnologie agrarie, che potrebbero rappresentare un fondamentale strumento per il recupero e la difesa di importanti varietà tradizionali italiane.
  • Riequilibrio del peso del piccolo produttore di fronte alla GDO, con la revisione dei meccanismi di pagamento. Dare la possibilità agli agricoltori di scegliere liberamente se pagare “a raccolto” i loro fornitori, senza esser costretti a dover ricorrere al credito per finanziare gli acquisti.
  • Costituzione di piattaforme logistiche allocate al Meridione, al fine di migliorare la filiera produttiva. Ciò consente la presenza dei nostri prodotti agricoli in tutto il mondo a costi competitivi.

Energia da Fonti Rinnovabili

  • Maggior incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e per la produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici. Maggior impulso per la realizzazione di impianti di cogenerazione e trigenerazione.

Ambiente e tutela del territorio

  • Trasformazione dell’attuale Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, in Ministero per la sicurezza socio-ambientale.
  • Trasformazione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) in Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, su modello dei Paesi UE. A tale Agenzia, che resta sempre sottoposta alla vigilanza del Ministero per la sicurezza socio-ambientale, sono affidati oltre alle attuali capacità, maggiori poteri operativi e lo stanziamento di ulteriori fondi per la pianificazione e la prevenzione ai danni ambientali causati dai disastri dovuti al clima. L’Agenzia, inoltre, favorisce l’assorbimento ed il riassetto degli attuali enti ed agenzie regionali.
  • Al nuovo Ministero per la sicurezza socio-ambientale, oltre alla già citata Agenzia per la Protezione dell’Ambiente, fanno capo il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e la Protezione Civile nazionale opportunamente poternziati, le cui attività sono coordinate a tutti i livelli territoriali.

11. POLITICA EUROPEA:
Una nuova politica europea quale investimento per il futuro. Occorre un nuovo slancio al progetto comunitario.

I CONTENUTI DELLA NOSTRA PROPOSTA:

  • Investimenti per accrescere la competitività, la crescita potenziale e l’occupazione dell’Europa.
  • Riforme strutturali ad ampio respiro con il coinvolgimento di tutti i Paesi.
  • Rafforzamento delle politiche attive comunitarie tese a favorire l’occupazione e la rioccupazione, favorendo la mobilità dei lavoratori.
  • Armonizzazione dei regimi fiscali e delle protezioni sociali.
  • Coordinamento delle politiche economiche;
  • Integrazione delle politiche industriali con le altre politiche europee relative a competitività, crescita e occupazione.
  • Completamento del mercato unico europeo dell’energia e dei trasporti pienamente funzionante e interconnesso. Semplificare la normativa superando i residui ostacoli alla mobilità nel mercato unico attraverso la rimozione di barriere ingiustificate.
  • Sostegno alla programmazione sinergica dei finanziamenti in materia di ricerca e innovazione.
  • Completamento del percorso di integrazione verso una vera e propria Unione del mercato dei capitali.